
Sono stati veramente interessanti gli argomenti discussi durante la sessione salentina de “La Settimana del Bio in Puglia”. L’agricoltura biologica in Puglia ha 6.111 operatori economici controllati con una superficie coltivata di 172.111 ettari (dati Sinab 2012) e riconferma il record in Italia, superando tutte le altre regioni.
Un territorio ecologico a forte vocazione olivicola, grazie soprattutto all’encomiabile impegno degli addetti del settore, alla caparbietà e alla forza produttiva delle aziende che hanno scelto questo metodo di coltivazione.
Un settore in crescita su cui l’economia agricola deve puntare, testimoniare la sua importante presenza nel mondo, farsi conoscere ed emergere oltre le attese tra mille difficoltà da affrontare. Un settore capace di generare un fatturato stimato in 500 milioni di euro, superiore al 20% dell’intera PLV della Regione Puglia, un beneficio di prezzo oltre il 20% rispetto alle coltivazioni convenzionali. Questo è il lungo documento trovato tra la cartellina che gli organizzatori hanno offerto oltre ad un efficace e dolce ristoro.
Sono state relazioni brevi e concise, anche da parte delle istituzioni che vorrebbero supportare con la redazione del nuovo PSR (piano di sviluppo rurale) un aiuto economico a chi sceglie di convertire la propria azienda al biologico. Il biologico è ormai un vero e proprio settore, quindi, non più una nicchia, come venti anni fa, quando i consumi in Puglia di prodotti bio si attestavano appena all’1%.
Sono state inoltre presentate le proposte per reindirizzare l’esperienza dei relatori verso un disegno ecologico valido per consumatori e produttori e alcune nozioni circa le novità della Politica agricola (PAC).
Hanno prestato il loro equilibrato e razionale intervento i tecnici competenti, pronti a inchiodare un altro ciclo d’impegni con le realtà amministrative e con le aziende agricole. C’è stato un accenno al retaggio delle organizzazioni professionali bio e le regole con cui si costituiscono; gli interventi sono stati chiusi dai rappresentanti di qualche associazione di categoria che hanno rimarcato l’importanza della ristorazione collettiva bio, il ruolo delle aziende agricole che non sono mancate all’appuntamento. Sono da rilevare anche la presenza dei consumatori, di qualche negozio di prodotti biologici e di un gruppo d’insegnanti interessati all’educazione alimentare.
Come promesso, Samudaya ha sostenuto con la sua presenza l’iniziativa; dopo questo incontro promuovere lo sviluppo dei prodotti biologici dovrebbe essere un dovere.
Una sintesi sulla III Edizione salentina de "La Settimana Bio in Puglia”
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