
Tre su le cose ca te nnuticano lu core: Le meddrhe, le cutugne e le malu parole (dittero salentino),Trad.:ci son tre cose che ti fan venire un groppo: le nespole, le mele cotogne e le cattive parole.
Mespilus germanica è il nome latino delle meddrhe salentine. In italiano sarebbero le nespole comuni e non quelle giapponesi con cui condividono solo la famiglia.
Le nespole comuni sono difficili da deglutire per la durezza e il sapore astringente della loro polpa che è al pari di quella delle cotogne. Questi frutti appena raccolti nel tardo autunno dovranno essere perciò “ammezzite” nella paglia, o comunque in un ambiente secco e ventilato.
Con l’ammezzimento s’avviano trasformazioni enzimatiche, di natura fermentativa, che le inducono a virare il colore della loro buccia bruna dal chiaro allo scuro. Quando ci sembrano rammollite al tatto ed emanano un gradevole profumo, significa che sono pronte per essere consumate. Poppandone la polpa, dopo aver tolto il picciolo, poi, dovrebbero restare i semi duri come pietre non digeribili.
I greci le consacravano al dio Crono e le utilizzavano come arma segreta contro le negromanzie degli stregoni. In ogni caso, la vera grande magia che offre questo frutto è quando si gusta sotto forma di dessert o marmellata.
Tre su le cose ca te nnuticano lu core: Le meddrhe, le cutugne e le malu parole
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