
Dal 2004 dopo l’inserimento nell’elenco dei prodotti tradizionali di Puglia e con il recente riconoscimento DOP, Denominazione di Origine Protetta da parte del Ministero delle Politiche agricole si può tranquillamente dire che questa coltura ortiva è diventata davvero una grande patata.
Con Decreto Ministeriale del 29 gennaio 2014, il capo dipartimento delle Politiche agricole ha permesso la protezione transitoria di denominazione d’origine protetta alla patata novella di Galatina sul territorio nazionale. Adesso dovrebbe essere riconosciuta anche dalla comunità europea.
La patata novella di Galatina nasce in Germania dall’incrocio delle varietà Bohm 155/06 e Juli ma nella penisola salentina ha trovato le condizioni pedoclimatiche ottimali facendosi subito adottare da migliaia di produttori locali dove sarebbe l’emblema dell’agricoltura a km 0.
La forma lunga e ovale, buccia liscia e dorata e ricca di gemme affioranti a polpa gialla la patata Sieglinde si raccoglie a metà luglio lungo il tratto di costa jonica salentina.
Dal punto di vista merceologico le patate sono classificate in tre categorie: A-B-C. secondo la consistenza della polpa. Le differenze tra le classi di patata si riscontrano in cucina quando sono affettate e lessate o fritte.
La patata novella di Galatina appartiene alla classe, alla migliore, quella che non sfarina alla coltura e mantiene costante le sue buone qualità.
Se vi recate nel Salento provate a gustarle in tutti i modi possibili perché ne vale davvero la pena.
La patata Salentina dal nome Tedesco
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