
Oltre alle stelle comuni, ce ne sono tante altre che ravvivano e inaugurano l’ingresso alle notti d’agosto. Ci sono stelle che siamo in grado di immaginare e altre reali che riguardano i moti della volta celeste.
Le stelle che si manifestano all’uomo sono quelle più vicine alla Terra, quelle che bruciano di più, quelle solitarie, quelle così grandi da non passare inosservate e quelle che si aggregano a formare gli ammassi.
Ci sono stelle che siamo in grado di riprodurre con la fantasia e poi stelle reali che riguardano i moti della volta celeste.Quelle corporee che si manifestano all’uomo sono quelle più vicine alla Terra, quelle che bruciano di più, quelle solitarie, quelle così grandi da non passare inosservate e quelle che si aggregano a formare gli ammassi.
Quest’ultimo è il caso delle Pleiadi, meglio conosciute come le Sette sorelle, Merope, Maia, Elettra, Celaeno, Taigete, Alcyone e Asterope, le Stelle blu o Stelle del fuoco; sono super luminose e si portano dietro un ammasso di centinaia di stelle. Una caterva stellare, nata quindi poco tempo fa, si fa per dire, con una vita prevista di centinaia di milioni di anni. Sono chiamate sorelle perchè sorgono da un origine comune, sono così legate tra loro tanto da illuminarsi a vicenda.
Oltre alle stelle più conosciute ce ne sono altre che ravvivano e inaugurano l’ingresso alle notti tra la prima e la seconda decade d’agosto. In realtà sono sciami di stelle, polveri di cometa, conosciuti come le “Lacrime di San Lorenzo”, quelle che ci illudono di spostarsi o cadere, al contatto con l’atmosfera terrestre, quando i moti orbitali del nostro pianeta, tra una stella e l’altra, sfiorano le famiglie di meteoriti, già dichiarate con il nome di Perseidi.
In ogni caso per non scordarci della loro presenza proviamo a ordinarle in base alla loro intensità luminosa, perché oltre per ogni elencata molte altre non si conoscono; se c’è qualcuno che ne ha notizia di altre, potrebbe serenamente indicarcele.
Se escludiamo il Sole, tra le stelle singole conosciute, quella di Sirio potrebbe essere la più splendente. La stella di Sirio già conosciuta dagli astronomi Egizi e Assiri come la Stella del Cane, nelle notti limpide, quando non c’è l’intralcio di luna e pianeti è addirittura in grado di proiettare sulla Terra un’esile ombra degli oggetti. Sirio è distante dalla Terra 8,6 anni luce e splende venticinque volte quella del sole, anche se molto di meno rispetto a quella più distante di Canopo.
Canopo è la seconda stella più visibile, alle latitudini di 37° Nord, con un raggio più di settanta volte quello del Sole, era conosciuta tra gli antichi greci Argonauti che lo associavano agli ultimi remi della loro nave. Pare che si mostri in inverno sul cielo delle isole più meridionali della Sicilia e delle coste dell’Africa settentrionale.
Alfa Centauri è la terza stella più brillante nel cielo visibile a occhio nudo si pone nella costellazione australe del Centauro. Conosciuta dall’astronomia fin dal XVII secolo, come Rigel Kentaurus, è la più vicina e la più affine al Sole. Una recente scoperta di un corpo orbitante, ci rende questa stella tra le più affascinanti, quella che potrebbe stimolare la fantasia del cinema e dei romanzi.
La più luminosa tra le stelle conosciute è Eta Carinae, un corpo ipergigante, che accende milioni di volte più del Sole. Si trova all’interno della costellazione della Carena; è così smisurata che potrebbe scoppiare, secondo gli scienziati, tra qualche migliaio di anni. Nonostante fosse una stella binaria, cioè con una compagna che le ronza intorno, non si riesce a vedere a occhio nudo perché l’area di cielo che occupa pare che fosse particolarmente variegato.
Tra le stelle d'Agosto
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